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Mastroleo Rosario |
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lunedì, 27 agosto 2012 18:03:47 |
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Lecce |
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Non è solo il servizio militare ma tanti altri fattori e cause che vanno al di là della misera scusa del servizio militare ... Io rimprovero al Romano di non aver alzato un dito per evitare il massacro di gente inerme ... di non essersi opposto allo smantellamento delle industrie meridionali per essere trasferite in piemonte e lombardia lasciando il ns sud nella povertà più totale ... di non essersi opposto alla creazione di lager in piemonte ... di non essersi opposto alla deportazione nei lager piemontesi di soldati borbonici ... di non essersi opposto a tutte le sevizie subite dai soldati borbonici nei lager piemontesi ... di non essersi opposto alla deportazione di prigionieri meridionali in terra straniera ... di non essersi opposto al trasferimento dei capitali dalle ricche banche borboniche alle povere banche piemontesi piene di debiti ... di non essersi opposto al tragico assedio di Gaeta ... al tragico assedio di Messina ... al tragico assedio di San Benedetto del Tronto ... all'eccidio, solo per fare qualche esempio, dei paesi di Casalduni (BN) e Pontelandolfo (BN) i cui abitanti vecchi, bambini, furono tutti trucidati e le donne, anche minorenni, stuprate e poi fucilate per non parlare dei sacerdoti assassinati. ... di non essersi opposto alla creazione della più grande fossa comune di guerriglieri meridionali al museo lombroso di torino ... insomma di non essersi opposto alla distruzione economica, sociale e psicologica della ricca nazione delle Due Sicilie ... DI NON ESSERSI OPPOSTO AL GENOCIDIO ... potrei continuare all'infinito ... Garibaldi si è reso conto dell'errore fatto ma Liborio per niente. Liborio era meridionale!!!! Mi chiedo qual'era la sua idea di unità! Lei li chiama come i piemontesi "briganti" ma erano guerriglieri. Sig. Spano a tutte queste domande, che le ho rivolto continuamente non ha mai risposto. Non può rivalutare completamente un personaggio se non vengono alla luce i suoi punti oscuri |
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Giovanni Spano |
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Scritto da |
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lunedì, 27 agosto 2012 16:48:30 |
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Signor Mastroleo, mi permetta di contraddirla, io sono il presidente dell'associazione don Liborio Romano, sono di Patù, ma non per questo faccio fatica a cercare la verità. Io ho raccolto documentazione e la raccolgo ancora su questo personaggio poco conosciuto se non per l'aspetto negativo che voi molto spesso evidenziate, secondo il mio punto di vista bisognerebbe approfondire le conoscenze su Liborio Romano ed il periodo ed il momento storico in cui ha operato. Per quanto riguarda il brigantaggio, è un'altra accusa che non accetto, ho raccolto libri e documenti anche sul brigantaggio e forse conosco la loro storia meglio di chi scrive libri. Nei miei interventi ribadisco sempre che il brigantaggio non è composto da delinquenti comuni , come si vuol far credere, ma da una ribellione del popolo per via delle leggi che i savoia hanno imposto ai popoli del sud, tra le prime, il servizio militare a sette anni. Ed aggiungo che in Italia sono stati rivalutati tutti: partigiani, fascisti, comunisti, tra un pò anche le brigate rosse, mentre per il brigantaggio, non si spende una parola, ma la colpa è un pò nostra, perchè invece di litigare tra noi, dovremmo promuove mostre e conferenze per far conoscere ai più questo movimento. Io continuo con la ricerca di documenti sul Romano, ma questo non mi impedisce di organizzare qualcosa per il brigantaggio............. perchè non mi da una mano ? Saluti |
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Mastroleo Rosario |
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Scritto da |
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lunedì, 27 agosto 2012 12:22:10 |
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Lecce |
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Purtroppo come nel 1860, quando l'intero stato maggiore dell'esercito borbonico è stato corrotto mettendo in primo piano il proprio egoismo piuttosto che la nazione e il suo popolo, cos' non c'è intesa tra le varie associazioni delle Due Sicilie. Pensi che sono nate tre nazionali delle Due Sicilie ridicolizzando non solo il movimento stesso ma anche il ricordo delle centinaia di migliaia di soldati borbonici e guerriglieri morti per la libertà e per la fedeltà al loro re Francesco II, oltre ad infangare la memoria delle centinaia di migliaia di contadini, vecchi, donne (molte delle quali prima stuprate e poi fucilate), bambini fucilati e/o trucidati dall'esercito piemontese. Morti che non interessano a nessuno e che non interessano neanche a lei sig. Spano, il cui problema principale è quello di riabilitare il suo personaggio, che, secondo il mio modesto parere, dovrebbe cadere nell'oblìo più totale. Purtroppo la storia insegna che i nomi dei responsabili e/o corresponsabili di eccidi vengono sempre ricordati, mentre delle loro vittime si ricorda solo il numero, ma i loro volti, i loro nomi le loro storie non le ricorda nessuno. La prossima volta si rivolta ai Neoborbonici, http:\\www.neoborbonici.it, e chieda del loro presidente il prof. Gennaro De Crescenzo Spero che un giorno come è successo per le FOIBE venga aperto un armadio, si stanno già raccogliendo le firme, al ministero della difesa dove sono contenuti una parte dei carteggi dell'epoca ... |
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Giovanni |
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Scritto da |
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sabato, 25 agosto 2012 08:20:54 |
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Signor Mastroleo, lei ha perfettamente ragione, probabilmente, io come lei , siamo per la verità, però spesso spinti da idee personali ci contrapponiamo ma non ci confrontiamo. Io con diverse persone che la pensavano come lei, ho avuto modo di incontrarmi e da li è nata una collaborazione che farebbe bene a tutti. Per il fatto che sia l'evento che il libro non sono stati adeguatamente pubblicizzati, non la penso completamente come lei, sul sito c'era, ne ha parlato la stampa, è stato pubblicizzato su internet. A suo tempo avevo incluso nella mia mailin list anche l'associazione due sicilie, sono stato redarguito dal dottor Pagano (che conosco bene ed ho anche incontrato) a non mandare più i vari inviti per le manifestazioni che io organizzo a Patù, almeno due all'anno. Per ribadire il suo concetto, che non condivido, io voglio lo scambio culturale e non lo scontro. Suppongo che lei abbia letto le lettere che mi scrivono, non sono molto eleganti e tanto meno vanno alla ricerca della verità. Nel mio intervento al processo, ho detto che in passato ci eravamo incontrati tra di noi, il processo era un passo in avanti per sentire pareri diversi, l'altro passo sarà quello di confrontarci con i nemici ed i denigratori della figura del Romano. Sinceramente, ho pensato all'associazione due sicilie ed i suoi sostenitori, ma ancora penso che i tempi non sono maturi, questo lo deduco dal tono offensivo delle lettere che mi hanno inviato. Se capita da queste parti mi venga a trovare, avremo modo di scambiarci qualche idea. La saluto |
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Mastroleo Rosario |
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Scritto da |
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venerdì, 24 agosto 2012 13:18:56 |
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Lecce |
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Signor Spano Lei dice bene "La maggior parte" ma non tutti. Tutti i libri che ho citato sono stati scritti dopo uno studio attento dei documenti dell'epoca. Probabilmente i libri che lei ha letto sono stati scritti dai vincitori e anche loro sono di parte. Io non sono un fervente sostenitore dei borbone. Io voglio solo far luce sui massacri perpetrati ai ns danni, ai suoi danni, ai danni del popolo di cui lei fa parte (se lei è un meridionale) e che nessuno vuole portare alla luce. Parla di un processo fatto, che nessuno ha pubblicizzato adeguatamente come non è stato pubblicizzato il libro. Chi erano i giudici, chi gli ha scelti, con che criterio sono stati scelti. Credo che nessun giudice chiamato da voi faceva parte di associazioni borboniche per avere in questo modo un maggiore confronto. Io non cerco lo scontro ma credo che bisogna guardarsi intorno ... ... .. |
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Giovanni Spano |
IP: xxx.xxx.xxx.xxx |
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Scritto da |
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venerdì, 24 agosto 2012 10:01:21 |
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Sara ti ringrazio per quello che hai scritto sul Romano, evidenziando i suoi comportamenti, chiedo scusa per non aver risposto prima, ....... il lavoro mi impegna. Al signor Mastroleo, accanito sostenitore della causa dei borbone, bisognerebbe consigliare di leggere altro, oltre ai libri editi dall'associazione due sicilie, spudoratemente di parte. Noi qui a Patù l'anno scorso abbiamo fatto in piazza, il processo a Liborio Romano , con tanto di giuria, dove c'era un giudice togato e dei docenti universitari quali accusa e difesa, certamente i giudizi non erano concordi, ma quanto meno si è discusso, Mastroleo da buon meridionalista, emette solo giudizi, sentenze ed accuse. Quest'anno abbiamo pubblicato un libro che contiene gli atti del processo, forse leggendolo, potrebbe essere più cauto e più informato, con questo non voglio dire che non lo sia, ma la mia impressione è che i suoi giudizi si formino su una documentazione di parte; vorrei aggiungere che certamente, il Romano, al contrario di tanti altri suoi colleghi che oggi sono onorati sulle piazze, ha preso sempre le difese dei popoli del sud. Comunque grazie per le bibliografie che fornisce, cercherò di recuperare il testo, nella biblioteca dell'associazione, ci sono la maggior parte dei libri che il signor Mastroleo cita, forse nella sua non ci sono libri che riportano punti di vista diversi......... comunque buon lavoro, il confronto fa crescere, lo scontro no! |
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Mastroleo Rosario |
IP: xxx.xxx.xxx.xxx |
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Scritto da |
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venerdì, 17 agosto 2012 13:33:01 |
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Lecce |
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Liborio Romano non alzò un dito quando il popolo meridionale era massacrato dai piemontesi anzi suggerì al neonato stato italiano di svendere i beni demaniali del regno delle Due Sicilie e diede il suo bene placido per la deportazione dei prigionieri meridionali nelle americhe. Lui tradì il suo popolo e la sua terra! Vi esorto a leggere tutti i libri che ho elencato se avete intenzione di informarvi e conoscere la vera storia dell'unità d'Italia |
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