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  Libro degli ospiti - Don Liborio Romano

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Ci sono 242 Messaggi

Mastroleo Rosario

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Scritto da : domenica, 1 novembre 2009 21:23:36
Messaggio : Inizi dal suo sito ..... a dire la verità .... sul comportamento di Liborio Romano ...
Giovanni Spano

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Scritto da : domenica, 1 novembre 2009 09:06:05
Messaggio : Signor Mastroleo, concordo perfettamente con il suo ultimo messaggio.
Il sud aspetta il nostro contributo .... per la verità.
Mastroleo Rosario

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Scritto da : lunedì, 26 ottobre 2009 20:50:17
Messaggio : Noi possiamo pensare ad un sud migliore conoscendo REALMENTE e OBBIETTIVAMENTE la nostra storia senza OMBRE e senza BUGIE.
e senza PENSIERI DI PARTE
Giovanni Spano

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Scritto da : lunedì, 26 ottobre 2009 15:44:53
Messaggio : Signor Mastroleo, in risposta alle sue, le faccio presente che conosco sia i siti che i libri che lei mi ha citato.
Il resto mi fa capire che siamo su opinioni completamente diverse, ma che comunque non dovrebbero impedire di dialogare e lavorare per un sud migliore.
Questa diversità di vedute dovrebbero unirci per far crescere questo sud che si perde nei suoi litigi e nelle sue divisioni.
Quanto è successo 150 anni fa, anche se ancora ne stiamo pagando le conseguenze, fa parte del passato, che in ogni caso non possiamo cambiare; però possiamo fare chiarezza sulle verità storiche che per tanto tempo ci hanno tenute nascoste.
Questo è il mio invito ed augurio.
La polemica rimane fine a se stessa.
Cordiali saluti - Giovanni Spano
Mastroleo Rosario

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Scritto da : domenica, 25 ottobre 2009 18:13:45
Messaggio : L'ALTO TRADIMENTO SVELATO

Ecco come il Cavour segnala la cosa al Nigra: "Mr. Nisco étant allé faire une course à Naples, s'est trouvé en relation directe avec Liborio Romano, son ancien ami, et le Général Nunziante. L'un et l'autre l'ont chargé de messages pour le Roi et pour moi; le premier s'est contenté de communications verbales, le second n'a pas reculé davant l'invitation d'écrire une lettre qui le ferait fusiller si elle était publiée... Liborio, Nunziante, et Persano combineront ce qu'il y a à faire pour qu'un mouvement ait lieu, auquel participeraient le peuple, l'armée et la marine" (Il sig. Nisco, andato a fare una corsa a Napoli, s'è trovato in relazione diretta con Liborio Romano, suo vecchio amico, e il Generale Nunziante. L'uno e l'altro l'hanno incaricato di messaggi per il Re e per me; il primo s'è contentato di comunicazioni verbali, il secondo non ha indietreggiato davanti all'invito di scrivere una lettera che lo farebbe fucilare se venisse pubblicata ... Liborio, Nunziante e Persano organizzeranno ciò che è da fare perché abbia luogo un sommovimento, a cui parteciperebbero il popolo, l'armata e la marina) (lett. 1022 del 1° agosto, Carteggio Cavour - Nigra). Si intuisce chiaramente dunque il fine del Romano, il motivo del messaggio al primo ministro piemontese, a che cosa era disposto. Ed ecco la lettera di risposta a don Liborio; essa, per ovvii motivi di segretezza, è piú sfumata: "Preg. Signore, Mi valgo del ritorno a Napoli del Barone Nisco per ringraziarla del gentile messaggio che per mezzo suo mi mandava. Fu per me di gran consolazione e conforto il veder confermato per prova diretta l'alto concetto che io mi era formato del suo illuminato e forte patriottismo e della sua devozione alla causa per cui combatto da tanti anni ed ella sofferse molto. Nel posto eminente ch'Ella occupa, colla influenza immensa ch'Ella esercita sui suoi concittadini, la S.V. può fare del gran bene all'Italia ed Ella lo farà. Ond'io nutro fiducia di potere fra breve salutarla come uno di quei grandi Italiani, mercé la cui opera la pace di Villafranca, reputata sulle prime fatale alle nostre sorti, segna invece il piú splendido periodo del Rinascimento italiano. Ho l'onore ecc. ecc.. (lettera 1019, ibidem). Merita di essere riportato al riguardo quanto ne dice il Ghezzi, giacobino unitarista sfegatato, laudatore sperticato delle gesta di don Liborio (libro citato, pag 123) quindi una fonte non sospetta: "Lettera di stile raffinatissimo: apparentemente non si chiede nulla al ministro di Francesco II. A chi non sappia i precedenti può anche sembrare che si tratti di un normale scambio di cortesie tra due eminenti personalità politiche: invece vi è qualcosa di piú grave. Lusingandone l'amor proprio, ricordandogli le passate sofferenze e quindi le passate colpe della dinastia che ora serviva, propone a Liborio niente altro che il tradimento...". Ma Cavour sfondava una porta aperta. L'uomo, il ministro del governo costituzionale, era già ai suoi piedi. Aveva dunque ragione Ferdinando II a farlo imprigionare nel 1848 dopo il sanguinoso 15 maggio.
Mastroleo Rosario

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Scritto da : domenica, 25 ottobre 2009 18:10:58
Messaggio : "I Savoia e il massacro del Sud" di Antonio Ciano - Edizione Grandmelò Roma, 1996"

"La mia vita tra i briganti (Josè Borges)" a cura di Tommaso Pedio - Edizioni Piero Lacaita Editore

http://www.vincenzolabanca.it/

http://www.ilportaledelsud.org/mr33.htm

http://cronologia.leonardo.it/storia/a1860g.htm

http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/Personaggi/Romano.htm

http://www.duesicilie.org

http://cronologia.leonardo.it/storia/a1862f.htm
Giovanni Spano

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Scritto da : domenica, 25 ottobre 2009 08:10:25
E-mail : info@donliborioromano.it
Messaggio : Signor Mastroleo, la ringrazio per le precisazioni, ma non concordo con queste.
Liborio Romano, quando Garibaldi è entrato a Napoli, era già Ministro dell'Interno e Prefetto di polizia, eletto da Francesco II°, ha mantenuto la sua carica per qualche giorno anche con gli invasori, ma resosi conto di quanto stava accadendo, ha preso le distanza, rassegnando le dimissioni. A me non risulta che Cavour lo avrebbe nominato ministro della guerra (Cavour non conosceva il Romano, se non per sentito dire). Non sono stati i sabaudi a dargli il ben servito, ma fu lui a dimettersi dalle cariche che rivestiva. Ma se leggesse gli atti parlamentari, si renderebbe conto che nel Parlamento di Torino, forse, fu l'unico a prendere le difese del sud e dei popoli del sud, mentre altri si allinearono; era più facile allinearsi e godere dei benefici, che lottare.
Io non so se lei ha letto il "Memorandum" sulle condizioni dei popoli meridionali, che Liborio Romano , manda al Cavour, non mi sembra che elogi o approvi i comportamenti sabaudi , ma al contrario li critica e li disapprova.
Io non voglio entrare in polemica con lei, ma gradirei, che quando parla del Romano in modo così negativo, quanto meno citi le fonti delle sue affermazioni.
Se Liborio Romano debba essere ricordato e rivalutato, lasci che altri esprimano valutazioni, anche se diverse dalle sue.
Non penso che le interessi, ma le comunico che proprio in questi giorni è uscito un nuovo volume su Liborio Romano. Come vede, non tutti la pensano come lei.
La saluto cordialmente - Giovanni Spano
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