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Antonio Perrucci |
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venerdì, 9 giugno 2006 09:26:39 |
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Associazione Due Sicilie CITTA’ DI LECCE lecce, 10 – 11 giugno 2006 – Castello Carlo V, Sala Conferenze Inaugurazione 10 giugno, ore 20,00 La Mostra "Briganti, Eroi o malfattori", in 230 immagini fotografiche, corredate da didascalie esplicative, curata dal Capitano Alessandro Romano, di Latina, sarà dallo stesso presentata in una conferenza storico documentaria, con l'ausilio di audiovisivi, ed aperta ad interventi e dibattiti. Il percorso cronologico parte dalla caduta dell'esercito borbonico e segue le varie fasi del brigantaggio, fino all'emigrazione del 1872. La Mostra, itinerante, ha già raggiunto numerosi comuni del Sud. Briganti o Emigranti
L'Associazione DUE SICILIE promuove un'azione culturale tesa al recupero della memoria storica e al rafforzamento della nostra identità millenaria. Azione necessaria poiché le nostre popolazioni meridionali stanno subendo da tempo un gravissimo processo di sradicamento culturale. L'immane tragedia che si è abbattuta sul Sud, a partire dal 1860, ha provocato milioni di morti, ha generato la povertà nelle stesse terre e decine di milioni di emigranti. Questa la storia, occultata o dimenticata, che tentiamo di riscrivere per una giusta lettura di quanto stiamo vivendo. Sono sempre sottili i confini fra gli opposti, il bene e il male, l'amore e l'odio, la dolcezza e la violenza. Una stessa azione muta la sua connotazione etica da contesti storici, sociali, economici diversi: è la differenza tra la santità e la perdizione, tra l'eroismo e l'assassinio. Chi erano i briganti del Sud? Difficile rispondere oggi per noi immersi e confusi nella metafora della guerra del nostro quotidiano. Umili, oscuri, senza nome; la storia ufficiale tenta di offuscarli con l'oblio o la profanazione della verità: un Sud d'Italia emarginato e depredato dopo l'annientamento sistematico e criminoso di quella cultura borbonica che lo aveva portato ad un'indiscutibile primato, proiettandolo ad altissimi livelli verso la modernità. Così i nostri briganti-eroi, difensori della giustizia, sono stati perseguitati, seviziati, uccisi; le loro donne umiliate, violentate. Proseguiamo nel loro cammino con la giusta rabbia della verità. Ricordiamoli: le loro speranze luminose, il loro dolore senza pianto, che emergano dalla tenebra della storia. Anna Maria Contenti |
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Salvatore De Giorgi |
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venerdì, 9 giugno 2006 08:43:40 |
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7 giugno 2006 Caro Signor Giovanni, davvero non riesco a capire come fa a prendere le parti di un traditore. Mi dispiace che si sia risentito del mio linguaggio, ma le assicuro che per esseri spregevoli come Liborio Romano il mio linguaggio è abbastanza moderato. A parte le orrende azioni di furti e assassinii che sono stati commessi contro di noi dal 1860 al 1872 proprio a causa del vile tradimento di Liborio Romano, sono più di 145 anni che il Sud è in condizioni di sudditanza coloniale rispetto al Nord. E lei ancora tiene in considerazione questo esecrabile individuo? La propria Terra bisogna amarla senza tentennamenti, liberandosi di idee preconcette non supportate dai fatti. Mi perdoni, ma fare elogi a Liborio Romano non significa amare la propria Patria. Io non sono un borbonico, ma sono un meridionale che sa dove stanno i valori. Quanto poi al fatto di rimboccarsi le maniche, non si rende conto che proprio per la rapacità dei colonizzatori nordisti che noi non riusciamo a costruire una nostra economia? Si tolga dalla mente che noi diamo "sempre la colpa a qualcuno" per non sapere costruire una forte società nel Sud. I meridionali dove trovano la possibilità di lavorare sono certamente migliori dei settentrionali che sanno solo corrompere e truffare. Mi stia bene, Salvatore De Giorgi
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Giovanni Spano |
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venerdì, 9 giugno 2006 08:38:31 |
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Patù |
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Veda signor Perrucci, ognuno si crea gli eroi che crede, in ogni caso il suo linguaggio non mi sembra dei piu corretti, non mi sembra che _Antonio Pagano nella sua rivista usi gli stessi termini che usa lei, eppure è un convinto borbonico. Mi dispiace che per portare avanti le proprie idee bisogna screditare gli altri, ma lei è veramente convinto che tutti i borbonici abbiano fatto il proprio dovere, oppure in LR abbiano trovato il caprio espiatorio di comodo, guardiamo prima dentro casa. Un saluto Da lei non mi sarei aspettato affermazioni del genere e poi via internet, sono battute da bar o che si fanno tra amici. Giovanni Spano
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Antonio Perrucci |
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venerdì, 9 giugno 2006 08:34:14 |
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6 giugno 2006 OGNUNO SI CREA UN EROE ANCHE SE SI TRATTA DI UN EROE DI MERDA
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Giovanni Spano |
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venerdì, 9 giugno 2006 08:30:03 |
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Signor De Giorgi, lei forse deve avere il dente avvelenato per qualcosa che le è andato storto. Non mi sembra un buon approccio il suo; io rispetto le idee di tutti e non pretendo che gli altri condividano le mie, forse un po di moderazione nell'espressione si. Io un po di storia l'ho studiata, come l'hanno studiata tanti altri scrittori che hanno parlato di Liborio Romano, e non la pensano come lei; la discussione si può improntare con termini e argomentazioni più ragionevoli. Il mio intento è di fare chiarezza, l'insulto lo lascio ad altri. Proprio per fare chiarezza ed ascoltare altri punti di vista, sono abbonato alla rivista "Due Sicilie" che è filo-borbonica come lei, ma li ho incontrato delle persone un po più ragionevoli e più moderate di lei nell'uso del nostro bell'italiano. Noi del sud signor De Giorgi, siamo abituati a non affrontare i problemi, e a scaricare le colpe sempre su altri, forse ogni tanto faremmo bene a fare un pò di autocritica e rimboccarci le maniche; le cose potrebbero andare meglio. Il mio pensiero per quanto riguarda l'Unità d'Italia ed i Savoiardi, nel concetto, non è molto diversa dalla sua, le espressioni si, si possono esprimere sempre le proprie idee,guai se non fosse così, ma ci vorrebbe un pò di moderazione. Mi ha fatto piacere ricevere la sua e-mail, un pò meno il tono. Un saluto - Giovanni Spano
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Salvatore De Giorgi |
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venerdì, 9 giugno 2006 08:26:49 |
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05/06/2006 Mi meraviglio che ci sia gente che apprezza uno dei più schifosi traditori del Sud. E' per colpa di questo lurido personaggio che il Sud si trova in questa situazione di degrado, trasformato in colonia dei piemontesi (ladri, truffatori e assassini). Si studi bene la nostra storia, quella vera del Sud, non i vigliacchi racconti di quei barbari savoiardi. Salvatore De Giorgi |
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Giovanni Spano |
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giovedì, 18 maggio 2006 23:32:40 |
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Un grazie ad Antonio Ferraro, per il grande aiuto, che mi ha fornito per la raccolta di materiali e documenti, visitando tantissimi archivi di stato e tante biblioteche; senza il suo aiuto, forse non avrei potuto realizzare questo lavoro e questo piccolo contributo al nostro personaggio, Liborio Romano. |
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